Costruiamo insieme storie di successo.

Chi siamo e cosa facciamo

STORIA CNA

Fondata nel 1946 la CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, associa 620.000 imprenditori che forniscono lavoro a 1,2 milioni di persone. CNA è una delle più grandi Associazioni di rappresentanza distribuita su tutto il territorio nazionale. All’enorme diffusione dell’artigianato, delle piccole imprese, sia nelle grandi città come nei piccoli comuni, corrisponde una presenza capillare: CNA è presente in tutte le regioni e le province italiane, con circa 1.000 uffici e dispone di una propria sede di rappresentanza a Bruxelles.

VISIONE E VALORI

La CNA rappresenta e tutela gli interessi delle micro, piccole e medie imprese, operanti nei settori della manifattura, delle costruzioni, dei servizi, del trasporto, del commercio e del turismo e delle relative forme associate, con particolare riferimento all’artigianato, al lavoro autonomo.

La CNA è impegnata nel dialogo con le Istituzioni a valorizzare l’artigianato e la piccola e media impresa, protagonisti dello sviluppo e del progresso economico e sociale dell’Italia.

La CNA è stata la prima organizzazione dell’artigianato a sottoscrivere accordi con i sindacati dei lavoratori (1946). La Confederazione attualmente stipula 15 Contratti Collettivi Nazionali di lavoro relativi ai settori Tessile, Abbigliamento, Calzaturiero, Orafi, Odontotecnici, Ceramica, Edilizia, Acconciatura ed Estetica, Comunicazione, Cineaudiovisivo, Metalmeccanica, Installazione di Impianti, Alimentari, Arredamento, Lapidei, Lavanderie, Chimica, Vetro, Trasporti, Servizi di Pulizia, che riguardano circa 1,5 milioni di lavoratori dipendenti; a questi si aggiungono numerosi contratti e accordi integrativi regionali.

La CNA è, inoltre, parte istitutiva degli Enti bilaterali dell’artigianato, consolidato modello di welfare contrattuale, espressione di solidarietà e responsabilità sociale:

  • Fondartigianato (Fondo interprofessionale per la formazione continua),
  • SanArti (Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa Lavoratori Artigianato),
  • EBNA (Ente bilaterale nazionale dell’artigianato),
  • FSBA (Fondo di solidarietà bilaterale per l’Artigianato)
  • Prevedi (Fondo Pensione Complementare per i Lavoratori delle Imprese Industriali ed Artigiane Edili ed Affini).

La CNA è stata tra le parti sociali firmatarie, fra gli altri, del Protocollo 23 luglio 1993, del Patto per l’Italia sottoscritto il 5 luglio del 2002 e dell’Accordo di riforma degli assetti contrattuali e delle relazioni sindacali del 23 novembre 2020.

Il sostegno alle imprese è realizzato anche attraverso un’ampia ed articolata offerta di servizi e consulenze attraverso oltre 100 società, 30 CAF provinciali e il Patronato EPASA-ITACO che forniscono agli associati assistenza, informazioni e soluzioni innovative.

Da oltre 50 anni la CNA è tra le associazioni protagoniste della costruzione, della crescita e dello sviluppo dei Consorzi e delle Cooperative di garanzia fidi; strumenti fondamentali per migliorare le condizioni di accesso al credito per le piccole imprese.

Le imprese associate sono organizzate in 47 articolazioni di mestiere, aggregate in 10 unioni nazionali:

Mentre sono 5 i raggruppamenti di interesse, un livello di rappresentanza orizzontale:

Inoltre la CNA organizza e promuove: CNA Pensionati con 228.000 associati, CNA Professioni per le associazioni di professionisti non ordinistici, CNA Cittadini per i circa 113.000 soci sostenitori.

La CNA con i suoi rappresentanti è l’Associazione dell’artigianato più presente ai vertici delle Camere di commercio italiane.

A livello nazionale la CNA rappresenta l’artigianato in numerosi Enti, Organismi e Istituti, tra cui: CNEL, ICE, INAIL, INPS, Albo Nazionale Costruttori, Albo Autotrasportatori; è presente, inoltre, in numerose Commissioni e Gruppi di lavoro dei Ministeri.

IL VALORE SOCIALE DELL’ARTIGIANATO

La presenza capillare delle imprese artigiane sul territorio nazionale, l’attività che svolgono e il modo con cui la svolgono, non solo contribuiscono a definire l’identità del tessuto produttivo nazionale, ma sono componenti fondamentali e irrinunciabili del nostro sistema economico-sociale.

Creatività, rispetto della tradizione, valorizzazione del territorio, coesione sociale, contrasto all’omologazione, capacità relazionale, prossimità al cliente e al committente, sono valori distintivi e irrinunciabili, espressione diretta dell’artigianato sia nelle sue filiere manifatturiere che nell’erogazione dei tanti ambiti dei servizi nei quali sono impegnate le aziende artigiane.

In maniera più analitica si può affermare che le micro e piccole imprese a “carattere artigiano”:

  • sono a tutti gli effetti “attori di comunità”. Sono presenti ovunque, anche in territori economicamente non vantaggiosi, e contribuiscono a generare valore economico, lavoro e coesione sociale e quando è costretti a chiudere, la comunità si impoverisce, rischia di svanire;
  • sono un ingrediente indispensabile del made in Italy. In tutte le più rilevanti filiere della produzione manifatturiera (la moda, l’agroalimentare, la meccanica, il mobile, ecc.) la dimensione artigiana è garanzia di qualità, flessibilità, originalità, innovazione, personalizzazione;
  • generano buona occupazione. La piccola dimensione e l’assenza di serialità fanno sì che nelle aziende artigiane i livelli gerarchici siano molto limitati. La trasmissione dei saperi avviene per prossimità e con poche mediazioni. I giovani si trovano nella condizione di assumere decisioni via via più importanti e ruoli di responsabilità crescenti;
  • forniscono servizi essenziali per la vita delle persone. Le aziende artigiane rappresentano un presidio di lavoro minuto, disponibile sempre e dovunque per tutti coloro che ne fruiscono, siano essi cittadini, imprese, o amministrazioni pubbliche;
  • alimentano la fiducia e il riconoscimento sociale. Il rapporto con l’artigiano è diretto, empatico, non mediato. La prestazione è sempre orientata alle richieste specifiche del cliente, alla soluzione di problematiche univoche, al di fuori di ogni standardizzazione o protocollo. Questo genera transazioni economiche basate sulla fiducia, sul riconoscimento, sul rispetto reciproco;
  • costituiscono l’“ossatura manutentiva” del nostro Paese. Gli artigiani, rappresentando i “naturali manutentori del Paese”, si collocano al centro del nuovo paradigma dell’economia circolare. Garantiscono l’allungamento della vita dei beni durevoli, la riqualificazione energetica dei manufatti e delle infrastrutture esistenti, la conservazione degli ambienti naturali e dei beni storico-artistici;

Si tratta di elementi di grande rilevanza per il sistema-Paese, sia con riferimento .al piano strutturale che in relazione alla congiuntura socio-economica attuale.

La CNA è, inoltre, parte istitutiva degli Enti bilaterali dell’artigianato, consolidato modello di welfare contrattuale, espressione di solidarietà e responsabilità sociale:

  • Fondartigianato (Fondo interprofessionale per la formazione continua),
  • SanArti (Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa Lavoratori Artigianato),
  • EBNA (Ente bilaterale nazionale dell’artigianato),
  • FSBA (Fondo di solidarietà bilaterale per l’Artigianato)
  • Prevedi (Fondo Pensione Complementare per i Lavoratori delle Imprese Industriali ed Artigiane Edili ed Affini).

La CNA è stata tra le parti sociali firmatarie, fra gli altri, del Protocollo 23 luglio 1993, del Patto per l’Italia sottoscritto il 5 luglio del 2002 e dell’Accordo di riforma degli assetti contrattuali e delle relazioni sindacali del 23 novembre 2020.

Il sostegno alle imprese è realizzato anche attraverso un’ampia ed articolata offerta di servizi e consulenze attraverso oltre 100 società, 30 CAF provinciali e il Patronato EPASA-ITACO che forniscono agli associati assistenza, informazioni e soluzioni innovative.

Da oltre 50 anni la CNA è tra le associazioni protagoniste della costruzione, della crescita e dello sviluppo dei Consorzi e delle Cooperative di garanzia fidi; strumenti fondamentali per migliorare le condizioni di accesso al credito per le piccole imprese.

Le imprese associate sono organizzate in 47 articolazioni di mestiere, aggregate in 10 unioni nazionali:

Mentre sono 5 i raggruppamenti di interesse, un livello di rappresentanza orizzontale:

Inoltre la CNA organizza e promuove: CNA Pensionati con 228.000 associati, CNA Professioni per le associazioni di professionisti non ordinistici, CNA Cittadini per i circa 113.000 soci sostenitori.

La CNA con i suoi rappresentanti è l’Associazione dell’artigianato più presente ai vertici delle Camere di commercio italiane.

A livello nazionale la CNA rappresenta l’artigianato in numerosi Enti, Organismi e Istituti, tra cui: CNEL, ICE, INAIL, INPS, Albo Nazionale Costruttori, Albo Autotrasportatori; è presente, inoltre, in numerose Commissioni e Gruppi di lavoro dei Ministeri.

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